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Sciopero benzinai: adesioni al 90 %

Giorni di passione per gli automobilisti per lo sciopero dei benzinai attivo da  ieri alle 19 e fino alle 7 di venerdì 14 dicembre. Secondo quanto diramato dalle associazioni di categoria, l’adesione delle pompe è stata oltre il 90% nelle grandi città, anche se fuori si è visto anche qualche impianto aperto.

Dopo l’inizio della mobilitazione nazionale indetta da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, si è svolta stamattina una manifestazione di protesta davanti a Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati. “Alle 10.00 di questa mattina – si legge in una nota congiunta – risulta che, al netto dei punti vendita aperti per garantire i servizi minimi disposti dall’Autorita’ di Garanzia, ha aderito allo sciopero il 92% dei gestori italiani”.

Dato ancora più alto se si prendono in considerazione le grandi città d’Italia, come Roma e Milano. La categoria dei lavoratori insomma ha fatto sentire con forza la sua voce durante lo sciopero dei benzinai, a dimostrazione della situazione difficile in cui vivono i benzinai in questo momento.

La chiusura delle pompe ha dato via ieri a lunghe code e intasamenti di traffico visto l’alto afflusso di automobilisti che ha cercato di rifornirsi prima che avvenisse lo sciopero. Una scena che potrebbe ripetersi a breve, visto che le associazioni di categoria hanno già annunciato che potrebbe crearsi una nuova ondata di scioperi dei benzinai nel 2013.

E’ stato scelto il nuovo anno proprio per non creare troppi disagi alla cittadinanza durante il periodo delle festività natalizie. Resta alta quindi la tensione . Fra i motivi che hanno portato allo sciopero, i benzinai indicano una ulteriore riduzione del margine di guadagno e il pagamento di commissioni per chi fa benzina con pagamenti elettronici, mentre prima era previsto che fino ai 100 euro non dovessero pagare.

 

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