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Automobilisti più virtuosi per la crisi?

Più attenzione alla mobilità sostenibile e ai carburanti green, meno propensione all’acquisto di automobili o moto per i prossimi tre anni. I consumatori del 2013 stanno cambiando pelle, complice la crisi economica che non allenta la sua morsa, e riscoprono un mezzo alternativo: la bicicletta.

E’ quanto emerso da un recente report di Aci che evidenzia l’affacciarsi sul mercato di nuovi tipi di consumatori. Da una parte ci sono quelli che  utilizzano con maggiore frequenza la bicicletta. Infatti per la prima volta  il numero di bicicletta vendute ha superato il numero di nuove immatricolazioni anche se dentro il milione e settecentomila pezzi venduti, una quota non irrilevante è certamente assorbita da biciclette destinate all’infanzia e quindi a impatto zero sulla mobilità.

D’altro canto c’è una quota di automobilisti che concentra l’uso del mezzo privato nel corso dei fine settimana (da 1,8 a 2,2 spostamenti medi), forse per riaffermare la libertà di muoversi in auto per le funzioni legate al tempo libero.

Un fattore chiave sul cambiamento dei costumi alla guida è dovuto all’impoverimento, reale o percepito, dovuto alla crisi economica.

Questo  ha una sua ricaduta positiva anche su piani inaspettati: per esempio su quello delle infrazioni. Il timore di essere sanzionati e quindi di dover pagare pure una multa, magari salata,  ha fatto si che aumentino comportamenti virtuosi per strada, producendo una drastica diminuzione delle infrazioni anche se il grado di immunità resta elevato almeno per le infrazioni a “minor rischio” (uso del cellulare, sosta in doppia fila, ecc.);

isti che considera l’operazione una pura azione pubblicitaria ma non sostanziale.

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