Assicurazioni maggiorate per gli stranieri in Italia: l’indagine dell’Isvap
Ecco un tipico caso in cui la marcia indietro rappresenta un progresso. Forse non tutti sanno che le assicurazioni italiane, oltre ad essere le più care in Europa, sono ancora più care per gli stranieri che vogliono guidare entro i nostri confini nazionali. La discriminante nel premio da pagare per l’Rc Auto sarebbe, per l’appunto, il non essere cittadini italiani. Ultimamente, però, un caso impugnato contro Genialloyd ha aperto la strada sulla marcia indietro su questa prassi decisamente discriminatoria e che ci rende poco onore come Paese.
Il caso
Tutto nasce dal caso di un cittadino tunisino residente in Italia che, lo scorso novembre, si rivolse a Genialloyd per assicurare la sua auto. E che scoprì a causa di una svista della compagnia che la sua polizza era stata maggiorata di ben 170 euro rispetto al preventivo iniziale (che per l’appunto era stato calcolato dando per scontato che il richiedente fosse cittadino italiano). Lo sfortunato protagonista della vicenda, un quarantasettenne residente da 16 anni in Italia, si era così visto lievitare la polizza da 597 euro a 767, solo per il fatto di essere tunisino. Senza perdersi d’animo, tuttavia, il tunisino ha citato in giudizio Genialloyd per discriminazione. La compagnia si è in un primo momento difesa portando a documentazione statistiche che dimostrerebbero come nei Paesi extra-europei il numero degli incidenti sia maggiore rispetto alla media italiana e, dunque, l’aumento della tariffa era giustificata. Poi, la marcia indietro: in corso di giudizio la compagnia ha optato per risolvere la controversia eliminando il parametro della nazionalità dai propri criteri di calcolo dei preventivi.
La prassi
Una storia finita bene dunque, soprattutto per il cittadino tunisino che ora gode di una tariffazione normale. Ma il fenomeno degli aumenti basati su una discriminante di nazionalità interessa però ancora moltissimi stranieri che vivono e lavorano in Italia. Tanto che questi aumenti costituiscono più la prassi che non l’eccezione. A subire discriminazioni di questo tipo sono soprattutto i cittadini romeni (sebbene facciano parte dell’Europa) e i marocchini.
L’indagine dell’ISVAP
L’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private, ha recentemente aperto un’indagine per evitare che arrivino sanzioni in sede di Commissione Europea. Sicuramente una motivazione poco gratificante a livello morale, ma sicuramente un grosso passo avanti a livello pratico se potrà risultare in una parificazione dei diritti per tutti quegli stranieri che sin’ora hanno pagato di più.