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Assicurazioni: pagare le tasse sulle tasse

Come già ampiamente segnalato, una delle dirette conseguenze del decreto Monti è l’aumento per i costi sul consumatore finale (l’assicurato) spesso introdotti a livello locale dalle Province. Questo accade perché alle province italiane è consentito di incrementare, fino ad un massimo del 3,5%, l’imposta sull’RC auto, che già ora ammonta al 12,5%.
La cosa curiosa è questa gabella deve coprire una tassa per il Servizio Sanitari Nazionale (SSN) pari al 10,5%. Dunque il totale delle tasse ammonta al 23% e ora potrà aumentare a discrezione delle singole province fino al 26,5%.

Finito? No.

A queste si aggiunge un ulteriore 2,5% per finanziare il Fondo di Garanzia per le vittime della strada.

Insomma, non solo si pagano le tasse, ma anche le tasse sulle tasse. E in poche amministrazioni, in questo periodo alle prese con i bilanci e le casse sempre più vuote, stanno resistendo al richiamo di alzare fondi rifacendosi sugli automobilisti. Anche installando sistemi di rilevazione della velocità e moltiplicando i controlli di vigili e addetti al traffico. Tutto fa brodo, e l’automobilista, si sa, fa sempre cassa.

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