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Benzina troppo cara, gli Italiani cambiano abitudini

Benzina troppo cara, assicurazioni alle stelle, e soldi che non entrano in casa… un mix che non lascia molta scelta a moltissimi italiani, se non quella di lasciare la macchina in garage e aspettare tempi migliori. E magari, nel frattempo, sperimentare qualche modo alternativo di spostarsi per andare al lavoro o in vacanza: mezzi pubblici, car sharing o anche la vecchia bicicletta.

Certo, i lati positivi non mancano: ad esempio, per chi sceglie la bicicletta, ci si guadagna in salute e pure sulla qualità dell’aria. Ma un altro effetto positivo non secondario è che il numero degli incidenti stradali è in vistoso calo.

Una statistica dell’Ania (l’associazione che riunisce le imprese assicurative) ha infatti svelato che gli incidenti sono in diminuzione per il secondo anno consecutivo, con un calo più marcato negli ultimi mesi. Meno 12% in un anno, come abbiamo già spiegato nel precedente articolo.
Certo l’equazione è facile: meno macchine in circolazione, meno incidenti.

Di pari passo, nascono associazioni per la tutela dei ciclisti, che c’è da prevedere che aumenteranno in numero consistente a causa della crisi, e che tramite una proposta dell’associazione Salva I Ciclisti, hanno già depositato la proposta per un DDL che adegui le strade cittadine e periferiche al transito sicuro delle biciclette, e soprattutto delle modifiche al codice della strada che riguarda gli incroci pericolosi, i dispositivi di segnalazione sui mezzi pesanti e l’introduzione di una formazione adeguata nelle scuole guida che spieghi agli automobilisti come comportarsi in presenza di ciclisti sulla strada.

In tutto questo, c’è sicuramente una tendenza positiva, se si pensa che l’Italia è il Paese europeo dove circolano più auto in rapporto alla superficie stradale… Certo che è che le compagnie assicuratrici sembrano cieche di fronte ai cambiamenti che stanno intervenendo nella società: meno auto significa anche meno clienti… eppure i prezzi delle polizze continuano ad aumentare, contro ogni regola del libero mercato. Se tanto darà tanto, questa politica sarà un po’ come quella del cane che si morde la coda. In un modo o nell’altro, l’Italica gente si arrangerà. Ma baderà bene a dove spendere i propri soldi.

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