Caro benzina: Codacons è contro
Il Codacons attacca il governo per il caro benzina. Secondo l’associazione di consumatori, gli aumenti non sarebbero affatto imprevisti e sarebbero articolati ad arte per far incassare allo Stato l’Iva. Questo si legge in un comunicato diffuso dal gruppo di tutela dei consumatori sul caro carburante che comincia oggi.
Secondo Quotidiano Energia, il caro carburante che aumenterà ancora di più i prezzi alla pompa, proprio nella settimana del grande esodo di Ferragosto, servirebbe a coprire il bonus gestori e i fondi per l’Abruzzo. Le aliquote dell’accisa saliranno di 4,2 euro per mille litri. Tradotto in spesa aggiuntiva al libro, le accuse faranno aumentare i prezzi di 0,51 centesimi al litro, Iva compresa.
Il Codacons non si trova d’accordo con questa misura e in una nota commenta: “E’ scandaloso che il Governo, dove aver tassato tutto tranne l’aria che respiriamo e aver promesso agli italiani e alle forze politiche della sua maggioranza di non voler introdurre nuove tasse o fare manovre correttive, abbia deciso di aumentare nuovamente le accise sui carburanti che finiscono per tassare la vecchietta che va a fare la spesa al mercato. Se oggi l’Istat segnala un calo dell’inflazione ed un ribasso congiunturale del 9% per i prezzi della frutta e del 4,9% sui vegetali freschi lo si deve soltanto al calo dei prezzi dei carburanti registrato a luglio.”
Questo aumento delle accise, secondo l’associazione di consumatori, su base annua inciderà per circa 7 euro ad automobilista. Un incisione particolarmente pesante quindi ” per gli effetti indiretti che potrà produrre sull’inflazione e sul costo finale delle merci trasportate.”
La conclusione a cui arriva il Codacons è: “Governo sta soffiando sull’inflazione, infiammando i prezzi per incassare più soldi dall’Iva”. Pensate che quest’anno in media gli italiani spenderanno circa 60 euro in più fra viaggi e uscite, a causa degli aumenti del costo della vita.