Contrassegno elettronico: cosa ci aspetta?
Si è tanto parlato dell’eliminazione del contrassegno cartaceo dell’assicurazione da esporre sul veicolo, in quanto facilmente falsificabile. Uno strumento che, dunque, favorirebbe il dilagare delle truffe.
E ora che il contrassegno elettronico è stato approvato dalla riforma del Governo Monti, si comincia a pensare a un sistema per attuare la cosiddetta “dematerializzazione” dei contrassegni.
IL DECRETO “CRESCI ITALIA”
Il decreto stabilisce che entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge di conversione dello stesso (emanato il 24 gennaio 2012). Questi sei mesi dovranno servire per ideare e mettere in pratica la “dematerializzazione” dei contrassegni. Ma in che consiste?
Per ora, di preciso, ancora nessuno lo sa. Di fatto i contrassegni cartacei dovranno essere sostituiti da un altro sistema che permetterà di identificare in modo rapido per le forze dell’ordine se il veicolo è coperto da assicurazione obbligatoria. Ma potrebbe anche voler dire l’integrazione del contrassegno con altri sistemi elettronici o telematici che consentiranno il collegamento immediato del veicolo con i data-base di forze dell’ordine e compagnie assicuratrici.
LA MACCHINA CHIPPATA?
Una delle ipotesi allo studio per l’attuazione di questo nuovo sistema è quello di sostituire il contrassegno cartaceo con un contrassegno di diverso tipo che contenga un chip. E’ più o meno la stessa cosa che si era pensata per il bollo auto (e se magari unissero le due cose in una?)… Ma naturalmente, oltre a molte speculazioni sulle ipotesi, per ora non ci sono vere informazioni al riguardo.
Se avete qualche idea, provate a tirarla fuori… spesso e volentieri gli utenti trovano soluzioni molto più argute dei burocrati.