L’auto? Un lusso necessario. E le polizze crollano nel numero, ma non nel prezzo
Il settore assicurativo sembra essere sempre più in crisi. Complici i rincari delle assicurazioni, delle tasse automobilistiche e autostradali, dei prezzi dei carburanti e della recessione che lascia sempre meno soldi in tasca agli Italiani, l’ISVAP stima che la raccolta premi complessiva nel 2011 sia stata di 110,3 miliardi, in calo del 12,5% rispetto al 2010. Crollano i rami Vita, a 73,9 miliardi (-18%), mentre la raccolta dei rami Danni è cresciuta a 36,4 miliardi (+1,4%).
Insomma, l’Italiano rinuncia dove può, e per continuare a pagarsi l’auto o il mezzo di proprietà – che spesso è necessario per lavorare – rinuncia ad altre coperture, che cominciano ad essere viste come superflue, come ad esempio le assicurazioni sulla vita.
A far aumentare i dati complessivi del settore Danni contribuiscono sicuramente l’Rc Auto ed i suoi aumenti di prezzo sulle tariffe. Che si tratti dunque di una reale crescita nel numero delle polizze è tutto da vedere, quindi: i premi automobilistici gonfiano il volume totale. Ma è pur vero che non tutti possono fare a meno dell’auto.
Sarà interessare avere sotto mano i dati ufficiali per il 2012.