“Polizze etniche”: sono legali?
E’ nata una nuova espressione per definire il fenomeno secondo il quale le polizze auto sono più care per gli stranieri: “polizze etniche”. Molte ONG e associazioni per la tutela dei consumatori si sono già espresse nel merito, sostenendo che i prezzi maggiorati non si basano su condizioni reali legati al profilo dell’automobilista ma su pregiudizi e immagini stereotipate sugli immigrati e sui loro paesi d’origine. Ecco perché da più parti si sta cercando di unirsi a legali e avvocati per debellare questa pratica che ha un vago retrogusto di illegalità.
LE COMPAGNIE
Le compagnie che praticano questa “brutta abitudine” al rialzo entico sin’ora identificate facendo preventivi on-line sono Carige, Genialloyd, Quixa, ConTe.it, Zurich Connect e Dialogo, mentre Direct Line e Milano Assicurazioni assicurano preventivi identici sia per stranieri che per italiani.
COSA DICE LA LEGGE ITALIANA
Secondo gli autori dell’indagine sulle compagnie on-line sopra citate, il loro comportamento sarebbe in violazione con l’articolo 43 del Testo unico sull’immigrazione, secondo il quale è discriminatorio “ogni comportamento che comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata su razza, colore, ascendenza, origine nazionale o etnica”.
LA NORMATIVA EUROPEA
Non solo: secondo la normativa europea, la differenza delle tariffe non può essere giustificata dal paese di provenienza o dalla nazionalità dell’individuo, ma neanche dal sesso (uomo o donna) o alla provincia/regione di provenienza. Proprio in base a questa disposizione, le associazioni dei consumatori del Sud Italia stanno infatti raccogliendo le firme per presentare un’istanza ed ottenere l’applicazione di una tariffa unica nazionale sulle tariffe Rc Auto, che si differenzi solo ed esclusivamente per le caratteristiche di rischio legati al guidatore.