Polizze web: vince il fai-da-te. Consulenti in pensione?
Sempre più persone in cerca di risparmio sui costi delle polizze Rc Auto, si affidano ai preventivi on-line. Sono sempre di più, infatti, anche le compagnie assicurative che sono passate alle offerte su web, che consentono di tagliare i costi dei consulenti e delle pratiche e quindi di offrire prezzi più vantaggiosi. Lasciando al cliente una parte del lavoro (soprattutto quello di completare parte delle pratiche attraverso i form on-line e quello di documentarsi su clausole e coperture), la compagnia snellisce il processo di lavorazione delle pratiche e i vantaggi si vedono sul prezzo finale del premio.
Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti, tanto che all’interno delle compagnie assicurative c’è chi si domanda quale sia il destino degli intermediari e dei consulenti… si tratta di professioni minacciate dal web e destinate a sparire?
INTERNET E’ UNA MINACCIA?
La risposta parrebbe scontata: sempre più utenti utilizzano la rete per risparmiare (e non solo sulle assicurazioni), per socializzare, per informarsi. Il web oggi viene utilizzato da 35 milioni di italiani, e di questi più del 10% utilizza il web per fare preventivi sulle assicurazioni auto (3,8 milioni secondo una ricerca di Iama).
Parallelamente, le reti di agenti si stanno riorganizzando in fretta proprio a causa di questo spostamento di massa nei comportamenti dei propri clienti. Nel 2010 il numero degli agenti è sceso da 15.094 a 14.664, con una flessione più marcata al Sud. Appare in calo anche la redditività delle agenzie, scesa del 22,1% tra il 2007 e il 2010.
LA CRISI DEL MODELLO AGENZIA
La ricerca di Iama individua la causa principale di questa flessione nell’inefficienza del modello di agenzia attuale: troppi costi di gestione e inefficacia nella gestione del rapporto con i clienti. Tra le priorità per far fronte a questi problemi, dunque, serve centrare le agenzie sui bisogni dei clienti, un nuovo tipo di marketing e l’integrazione con i social network, vero luogo di formazione dell’opinione pubblica degli utenti della rete. Facebook e Twitter, ad esempio, sono degli strumenti efficacissimi per la diffusione virale di informazioni e “passa parola” sulla bontà di certe soluzioni assicurative.
ADDIO AI CONSULENTI?
Gli esperti non la pensano così. Il ruolo dei consulenti sembra essere ancora centrale in tema assicurativo: «Non si può pensare di sostituire l’agente con il web, come talvolta hanno cercato di fare le compagnie, se non per alcune operazioni burocratiche. Sarebbe come farsi una diagnosi online, senza passare dal medico,» ha detto Filippo Gariglio, presidente di Uea.
Insomma, per il settore il web rappresenta una sfida aperta. Vedremo come si evolverà il sistema, la cui crisi è innegabile.