Rc Auto: l’obbligo dei tre preventivi non convince
Niente da fare: il decreto Monti sulla liberizzazione del settore assicurativo non convince, non solo gli italiani – che aspettano sempre in trepidante attesa che i prezzi dei premi si decidano ad abbassarsi, insieme ai costi di gabelle locali e prezzi dei carburanti -, ma neanche il direttore dell’Authority per la concorrenza, Giovanni Calabrò. Proprio Calabrò, infatti, ha commentato il decreto con una tiepida accoglienza, definendolo “Un primo passo, che non soddisfa però pienamente”.
Intervenuto al convegno toscano di Cesafin e Aida (Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni), Calabrò ha anche così affrontato il discorso della modifica del procedimento del risarcimento diretto: “C’è una spinta ad una maggiore efficienza, ma è solo una spinta iniziale che non è sufficientemente dettagliata”.
Accoglienza scettica anche sui metodo di informazione per il cliente: “non è certamente sufficiente l’informazione, da parte dell’agente, sull’esistenza di più polizze per rendere più competitivo il settore”.
Insomma, sebbene la diplomazia richiesta dall’evento non consentisse critiche aperte, la sensazione generale è che siamo ancora ben lontani dall’avere una riforma che possa trasformare in modo significativo il settore assicurativo in Italia, specialmente per far pendere finalmente l’ago della bilancia dalla perte del vessato automobilista, che allo stato attuale delle cose è il più svantaggiato e vessato d’Italia.