Tariffe RcA: Federconsumatori promuove una class action contro Ina Assitalia
Eppur si muove… L’ondata di proteste contro le speculazioni delle assicurazioni sulle tariffe Rc Auto, specialmente in alcune zone “calde” del Sud Italia, sta portando ai primi sommovimenti concreti dei consumatori. A farne le spese per prima è Ina Assitalia, contro la quale l’associazione in tutela dei diritti dei consumatori Federconsumatori ha depositato all’Ufficio Notifiche di Roma una class action.
IL PRINCIPIO DI NON TERRITORIALITA’ DELL’UE
Secondo l’associazione, Ina Assitalia non avrebbe rispettato l’obbligo di assicurare gli automobilisti ed avrebbe violato il principio di non territorialità previsto dall’Unione Europea. Secondo tale principio, infatti, sono vietate le discriminazioni di prezzo e trattamento nei confronti dei clienti legati al luogo di residenza.
In particolare, le violazioni a questa norma si sarebbero verificate con discriminazioni di trattamento della clientela appartenente alle regioni Puglia, Calabria e Campania.
LE FALLE DEL SISTEMA
Non che Ina Assitalia sia diversa da molte altre compagnie assicurative, in questo: lo ha ammesso anche il presidente di Federconsumatori Francesco Avallone, che sta annunciando battaglia in tema di rincari Rc Auto a tutto campo. “L’errore di Ina Assitalia è stato quello di mettere nero su bianco questa palese irregolarità” ha infatti detto Avallone. Ed è dove le compagnie lasciano un pertugio aperto che l’associazione conta di infilarsi per ottenere giustizia. La class action segue infatti ad una multa di 400mila euro già inflitta ad Ina Assitalia dall’Autority, a cui si aggiungono altri 50mila euro per recidività.
LA COLLABORAZIONE CON ANAI
Lo scorso 30 giugno Federconsumatori aveva organizzato un incontro con l’ANAI, associazione degli assicuratori, trovandosi concordi sul fatto che l’attuale legislazione in materia assicurativa vada riformata, specialmente in materia di sinistri e sui meccanismi del bonus malus.
“C’è un vuoto legislativo – ha detto Avallone -, o meglio esistono leggi ormai datate che sono completamente inadeguate al giorno d’oggi. In questo vuoto ne approfittano quanti speculano sui risarcimenti che non sono oggettivi, ossia regolamentati con certezza dallo Stato. Più delle compagnie, è l’intero universo delle cause civili che andrebbe ricostruito. I giudici di pace sono stracolmi di lavoro per incidenti d’auto, anche quando la responsabilità dell’accaduto è certa e bisognerebbe solo risarcire il conducente leso”.
Vedremo gli sviluppi futuri della vicenda.